Gli ormoni sono capaci di influenzare il funzionamento di moltissimi organi ed apparati e come conseguenza di numerosissime funzioni del nostro organismo.
Pertanto ogni alterazione, sia in eccesso che in difetto, di tali secrezioni può dare origine a delle patologie che possono manifestarsi con i sintomi ed i segni più disparati e non è infrequente che vengano scoperte solo dopo molti anni dalla loro comparsa.
Un difetto di produzione di questi ormoni può essere provocato da patologie a carico degli organi che li secernono, come ad esempio: tiroide, paratiroide, ipofisi, gonadi (testicolo nell’uomo e ovaio nella donna), surreni e pancreas.
L’inadeguata produzione di tali ormoni può inoltre contribuire a generare patologie come l’osteoporosi, tireopatie, l’infertilità maschile e femminile, le complicanze della menopausa, la disfunzione erettile, l’obesità e il diabete mellito. La visita endocrinologica è utile ad indicare quegli approfondimenti diagnostici (biochimici, genetici e strumentali), utili ad identificare un’eventuale patologia e a prescrivere una terapia adeguata.
I sintomi di presentazione possono essere completamente differenti a seconda dell’ormone interessato ed a seconda che si tratti di eccesso o diminuzione della secrezione possono produrre manifestazioni cliniche opposte. Tra i più frequenti possono essere presenti uno solo o più dei seguenti: dimagrimento oppure eccessivo incremento ponderale, ipertensione od ipotensione, tachicardia, sudorazione, tremori, disturbi della digestione, stipsi oppure diarrea, alterazioni del ciclo mestruale, infertilità, disturbi della crescita, acne, irsutismo od ipertricosi (incremento della peluria nella donna), perdita di capelli, alterazioni della sfera sessuale, calcoli renali, fratture, incremento della frequenza del bisogno di urinare, anche di notte, continuo stimolo della sete o della fame, variazione della pigmentazione della pelle, alterazioni del tono dell’umore, della capacità di concentrarsi, sonnolenza, astenia, debolezza e molti altri.
Come è comprensibile questi disturbi possono comportare importanti alterazioni della qualità di vita e nei casi più gravi mettere a repentaglio la vita stessa del paziente.
Diviene pertanto cruciale, in caso di nuova comparsa o di persistenza anche di uno solo dei sintomi citati, giungere ad una diagnosi corretta dopo una valutazione endocrinologica.
Il cancro della tiroide, pur rappresentando non più del 2-3% del totale dei carcinomi, è il tumore più comune del sistema endocrino. Esso si presenta sotto forma di nodulo tiroideo, anche se meno del 5% dei noduli tiroidei risulta essere maligno.
Per questo motivo è importante effettuare uno screening.